“LIFE Beware, e poi?” l’evento finale del progetto LIFE Beware è stato un successo

“LIFE Beware, e poi?” l’evento finale del progetto LIFE Beware è stato un successo

<<La realizzazione delle opere previste dal Progetto Life Beware ha richiesto un considerevole impegno umano, organizzativo
e professionale da parte di tutti i partner, e ha portato a importanti benefici che perdureranno nei prossimi
decenni a favore dell’ambiente e delle comunità che ci vivono. Il risultato più importante rimane peraltro
quello della dimostrazione di fattibilità e sostenibilità di questi interventi, che aprono la strada alla loro
riproducibilità un po’ ovunque, per chi vorrà affrontare in modo strutturato il problema>>

[Franco Balzi – Sindaco del Comune di Santorso]

 

 

 

Il 4 giugno 2022 a Santorso si sono tirate le file dopo 46 mesi di progetto LIFE BEWARE. E’ stata l’occasione per riunire esperti, tecnici, amministratori e cittadini in una giornata ben scandita e piena di attività rivolte a un vasto pubblico.

Durante il laboratorio “Life Beware , e poi?” che si è tenuto la mattina del 4 giugno dalle ore 9.30 alle 15.30 un gruppo di cittadini, tecnici e amministratori si è interrogato sul futuro del territorio e su come questo possa essere sempre più sostenibile e resiliente.

 

I partecipanti, con l’aiuto del facilitatore del progetto, Giulio Pesenti, si sono impegnati ad immaginare insieme e in modo partecipato i prossimi passi da compiere, per portare avanti le buone pratiche iniziate nel contesto del progetto e per affrontare i cambiamenti climatici.

Il laboratorio si è tenuto con la metodologia Open Space Technology, che è un modo innovativo di organizzare workshop e laboratori, che alimenta la passione e l’interesse dei partecipanti permettendo loro di scegliere le modalità di lavoro che ritengono più utili e produttive.  L’Open Space è infatti una metodologia di partecipazione sociale molto coinvolgente, che si basa sull’auto-organizzazione dei partecipanti, i quali, guidati dal facilitatore, creano essi stessi il programma e i contenuti dell’evento. Alla fine, è stato stilato una sorta “rapporto finale” delle idee emerse attraverso questo processo dinamico di discussione e cooperazione, che è stato presentato poi nella tavola rotonda del pomeriggio.
Dopo il pranzo, dalle 15.30 alle 18,  si è tenuta in Villa Rossi e in diretta su Facebook la Conferenza finale, nella forma di Tavola Rotonda, animata e moderata da Diego Dalla Via, del duo teatrale “I Fratelli Dalla Via”.
La prima parte dell’incontro ha visto una riflessione da parte di tutti i 6 partner di progetto – Comune di Santorso, Comune Di Marano Vicentino, Veneto Agricoltura, TESAF Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali UNIPD, Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, e ALDA – European Association for Local Democracy – sulle attività e i risultati che hanno reso Beware così innovativo. I partner hanno presentato i risultati, riflettendo sulla resilienza ambientale nell’Altovicentino e sul valore aggiunto che, dal loro punto di vista, il Progetto LIFE BEWARE ha portato sul territorio.
Bacini di ritenzione, giardini pluviali, trincee drenanti e pavimentazioni permeabili, sistemi di raccolta e recupero dell’acqua piovana: in totale sono 8 gli interventi realizzati grazie al Progetto. Le infrastrutture si trovano presso la collina del Grumo, Piazza della Libertà, via Volti, in località Aquasaliente, al parcheggio del cimitero e in via Prati a Santorso; a Giavenale di Schio –  bacino di ritenzione delle acque piovane; e presso il cortile della Scuola Primaria a Marano Vicentino. Sono queste le cosiddette Nature Based Solutions, ovvero le soluzioni blu-verdi che sono state sviluppate grazie a Life Beware sul territorio dell’Altovicentino e che sono visitabili nel nuovo itinerario digitale “Acque Comuni.
Oltre  all’implementazione di tali misure , il Progetto ha avuto a cuore anche la creazione di una comunità più resiliente e pronta a prendersi cura del proprio territorio, sul principio che la partecipazione attiva è considerata la base per la replicabilità del Progetto ad altre comunità. Non solo è stato attivato un processo partecipato che durato due anni, ha coinvolto attivamente la cittadinanza e ha portato alla redazione di un piano d’azione di adattamento al cambiamento climatico, ma sono state numerose le iniziative collaterali di divulgazione, sensibilizzazione e promozione che hanno suscitato un vero coinvolgimento del territorio. In ambito scolastico, sono state 145 le classi, tra scuola primaria e secondaria, appartenenti a 25 istituti scolastici principalmente dell’Altovicentino, che hanno preso parte ad attività organizzate in collaborazione col Progetto. Le professioni tecniche e la ricerca scientifica hanno invece ritrovato nelle innovative opere realizzate e nei training dei punti di riferimento per casi studio.

Durante la seconda parte si è parlato del coinvolgimento della comunità su tematiche legate all’acqua grazie agli interventi di Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale , ViAcqua, Anbi Veneto e Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua ONLUS , che hanno parlato di coinvolgimento su varie scale: locale, nazionale e internazionale. Gli interventi hanno contestualizzato perfettamente lo spirito innovativo del progetto è stato proprio quello di sviluppare in parallelo sia l’implementazione degli interventi che la partecipazione della cittadinanza.

 

 

La giornata, e simbolicamente anche il progetto si sono conclusi ribadendo senza dubbio la volontà comune ai partner e a tutto il territorio dell’Alto Vicentino, che le attività nate all’interno di LIFE Beware e le reti create sia sul territorio, che tra i partner, rimangano solide e continuino a implementare buone pratiche. 

 

 

 



 

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