23 Giugno 2020 – Le nuove soluzioni sostenibili per il miglioramento della sicurezza idraulica del territorio si rivelano efficaci e portano benefici: ecco l’esempio virtuoso del Progetto LIFE BEWARE dell’Alto Vicentino!

Cambiamento climatico e rischio di alluvioni e allagamenti: un’innovativa forma di prevenzione arriva dal Progetto LIFE BEWARE, finanziato dall’Unione europea, che sta portando avanti una serie mirata di strategie di mitigazione dei rischi idraulici nell’Alto Vicentino.

Per migliorare la sicurezza idraulica del territorio, LIFE BEWARE sta promuovendo, con il proficuo coinvolgimento delle comunità locali, l’adozione di misure di ritenzione naturale delle acque, che si traducono in un complesso di interventi multi-funzionali per rendere più efficace la gestione dei deflussi dell’acqua piovana, e che comportano, a cascata, diversi altri benefici: dalla riduzione dell’effetto “isola di calore” nei centri abitati all’aumento del valore estetico del paesaggio con la creazione di aree verdi dall’aspetto più gradevole. Un esempio è rappresentato dal micro-bacino di invaso che è stato realizzato nella campagna di Giavenale, una zona agricola tra i territori comunali di Schio e Marano.

Come si è arrivati a tutto questo? Grazie alla collaborazione di diversi imprenditori agricoli dell’area, già nota per essere soggetta a rischio idraulico. Il micro-bacino di invaso ha lo scopo primario di trattenere e rallentare il deflusso dell’acqua verso valle, e corrispondentemente di costituire, specie nei periodi di siccità, una riserva idrica per le attività agricole del posto.

Giavenale è un’area a colture non intensive e porzioni di incolto e frutteto in grado di ospitare interessanti nicchie ecologiche ed essenze vegetali. Il bacino, che ha una capacità di 2.500 metri cubi, accoglie l’acqua piovana in eccesso, così da contribuire in maniera rilevante alla prevenzione dal rischio da allagamenti nelle vicine aree urbane, e da ricreare, allo stesso tempo, una fonte idrica per l’irrigazione, ancor più preziosa nei periodi di scarse precipitazioni.

Se a questo si aggiunge l’adozione di sistemi irrigui a goccia da parte delle stesse aziende agricole si arriverà così ad attivare un ciclo virtuoso legato all’uso più sostenibile dell’acqua, con l’effetto di un globale risparmio della risorsa idrica.

E non è tutto. Tra gli obiettivi attesi, oltre al complessivo miglioramento della situazione idraulica durante gli eventi pluviometrici intensi e a un uso più consapevole e mirato dell’acqua, va riportato  l’incremento della biodiversità. Alla realizzazione delle infrastrutture idriche consegue, infatti, la nascita di un nuovo ambiente umido da cui è facile prevedere la crescita del numero di specie e la presenza di esemplari, sia per quanto riguarda gli uccelli, e in particolare di quelli acquatici, sia di rettili e anfibi, con un sensibile arricchimento della qualità ambientale.

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