Conclusa la Scuola dei Beni Comuni 2020

Si è conclusa con successo la nuova edizone della Scuola dei Beni Comuni

Dal 16 al 24 ottobre 2020 si è svolta nell’ambito del progetto LIFE BEWARE una nuova edizione della Scuola dei Beni Comuni, nei comuni dell’Altovicentino: Santorso e Marano Vicentino.

L’evento ha avuto il pregio di avvicinare – da un punto di vista culturale e ideale, se non fisico – per due fine settimana i Comuni e le esperienze locali più attente alla gestione dei beni comuni, e, nonostante la pandemia in corso, ha avuto un buon successo di partecipazione e ha destato molti interessi diffusi oltre l’Altovicentino.

Inaugurata la sera di venerdì 16 ottobre al Teatro del Centro giovanile di Santorso (VI), con lo spettacolo teatrale “Processo all’acqua”, con i Fratelli Dalla Via e i Valincantà – un dialogo ironico e brillante sulla risorsa acqua che si deve difendere dall’accusa di creare disastri ambientali -, la Scuola dei Beni Comuni 2020 è entrata nel vivo la mattina di sabato 17 ottobre alle scuole Cipani di Santorso, con il convegno “I beni comuni oggi”. Sono intervenuti la ricercatrice Alessandra Quarta, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino; Paolo Pileri, docente di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano; e Paolo Carsetti, segretario del “Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”.

Il video del convegno è visibile al seguente link: https://www.facebook.com/347057725885333/videos/383876745978246

La giurista Alessandra Quarta ha fatto un’introduzione alla categoria dei beni comuni, raccontando le evoluzioni del pensiero giuridico su questo tema. I beni comuni, infatti, sono un concetto vecchio, che è tornato di moda nel dibattito pubblico ed è emerso in maniera originale nel dibattito giuridico. È un tema spigoloso, poiché il nostro diritto è dominato dalla categoria della proprietà privata: le comunità sono state spinte ai margini dello studio giuridico.

Uno spunto molto interessante per il futuro viene dal regolamento per la gestione dei beni comuni urbani (http://partecipa.comune.bologna.it/beni-comuni), che oggi è stato replicato da 200 Comuni italiani.

Il professor Paolo Pileri ha tenuto una relazione sul tema del suolo, ricordando che dal 2018 al 2019 sono stati consumati 16 ettari al giorno (erano 14,7 nel 2016), pari a 2 metri quadri al secondo. Ed è un consumo di suolo permanente, legato principalmente dall’edilizia. Il Veneto è la Regione che sta mangiando più suolo, con 785 ettari consumati. E il suolo non è rinnovabile: il consumo di suolo è per sempre.

Un libro di Paolo Pileri per approfondire: https://altreconomia.it/prodotto/100-parole-salvare-suolo/.

Paolo Carsetti, infine, ha raccontato l’esperienza del forum Acqua bene comune, un movimento nato 15 anni fa per la promozione di una legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel 2006, e ha mostrato gli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica e come a questi effetti si relazionano i modelli di gestione del servizio idrico integrato.

L’altra giornata della Scuola, prevista per sabato 24 ottobre 2020 a Marano Vicentino, si è svolta online a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia da Covid-19. In diretta facebook, sono intervenuti al convegno “Buone pratiche per i beni comuni” Marco Boschini, coordinatore nazionale dell’associazione Comuni Virtuosi; Matteo Francesconi, viceSindaco e assessore del Comune di Capannori (LU), con deleghe all’Ambiente, Partecipazione, Beni comuni e Semplificazione; e Marco Iamiceli, presidente dell’associazione culturale “Paese dell’Acqua” e membro della segreteria nazionale del Comitato Popolare di Difesa dei Beni Comuni, Sociali e Sovrani “Stefano Rodotà”.

Il video del convegno è visibile al seguente link: https://www.facebook.com/347057725885333/videos/866978350707914.

Marco Boschini dei Comuni Virtuosi – una rete di 130 Comuni che opera da 15 anni e unisce esperienze diverse – ha aperto la mattinata sottolineando come il tema dei beni comuni sia centrale e ancora più importante oggi, dentro la crisi climatica, sanitaria ed economica che stiamo vivendo, che ci inchioda alle nostre responsabilità.

Boschini ha portato degli esempi virtuosi di gestione dei beni comuni, come il Comune di Cerignale (Piacenza) il cui Sindaco ha rimboschito il Paese: “Sono il Sindaco di un comune di 120 anime, ma di 1 milione di alberi”, dice. Nel Comune di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola), 15mila abitanti, un gruppo di famiglie in pandemia ha attivato il “Baratto del fare”, un’evoluzione delle banche del tempo. A Biccari (Foggia, 2.700 abitanti), che fa parte dei Comuni Virtuosi, il Sindaco ha attivato il progetto “PerDopo”, con la cooperativa di comunità del Paese: buoni da 10-20-50 euro venduti online, per sostenere subito i negozianti chiusi con la pandemia, dando un forte segnale di vicinanza. A Berceto (Parma, 2mila abitanti), sul tema dell’acqua: il Sindaco ha fatto una battaglia, supportato dai cittadini, e oggi l’acqua è gestita direttamente dal Comune.

Matteo Francesconi ha portato l’esperienza nella gestione dei rifiuti di Capannori (Lucca), che nel 2007 è stato il primo Comune d’Italia ad aderire alla strategia “Rifiuti Zero” e da allora è diventato un punto di riferimento nel panorama internazionale e nazionale in tema di rifiuti. Qui, in 15 anni dal 2005, la raccolta differenziata è passata dal 30% all’88% oggi. Ma il dato davvero interessante è che, se nel 2005 la produzione di rifiuto giornaliero pro-capite era di 1,91 kg, oggi è 1,25 kg. La tariffazione è puntuale, con un incentivo economico per chi produce meno rifiuti.

Marco Iamiceli ha chiuso la mattinata raccontando l’esperienza di Sassinoro Paese dell’Acqua e del Comitato Rodotà (https://generazionifuture.org/). Sassinoro Paese dell’Acqua nasce invece nel 2008 per unire una trasformazione culturale alla tutela del bene comune acqua. È un evento che è cresciuto nel tempo, a partire dai luoghi che fanno sentire l’appartenenza all’acqua come risorsa fondamentale, e che negli ultimi due anni è entrato in connessione con molte altre realtà nazionali. L’esperienza di Paese dell’Acqua ha creato connessioni anche con l’Altovicentino, con le esperienze di Santorso Paese dell’Acqua nel 2017 (https://www.equistiamo.org/vaghe-stelle/edizione-2017/santorso-paese-dell-acqua.html) e Acque Comuni (https://www.facebook.com/acquecomuni/).

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